Bretagna e Normandia
Bretagna e Normandia sono due regioni nelle quali sono avvenuti eventi che
hanno avuto grande importanza nella storia della Francia e in un certo
senso di tutta l'Europa. Finalmente ho occasione di andarle a visitare.
Il mio viaggio inizia nella città di Tours. In realtà si tratta di
poco più di una tappa tecnica dove passiamo la notte. Però il nostro
albergo è proprio in centro, a due passi dalla stazione ferroviaria e
questo mi permette di fare una passeggiata in attesa della cena fino
alla cattedrale. Un piccolo "assaggio architettonico" di quello che il
resto del viaggio ci riserva. Nei pressi della cattedrale c'è anche una
casa antica sulla quale c'è una targa che informa che nel 1429 Giovanna
d'Arco fu dotata dell'armatura e che per questo la dimora assunse
l'insegna "alla pulcella armata".
Il giorno dopo iniziamo il viaggio in Normandia dalla cittadina di
Bayeux. Passiamo davanti al mulino ad acqua e ci dirigiamo verso il
museo dove è esposto il famoso arazzo. Questo arazzo, di una lunghezza
di una settantina di metri per un'altezza di circa mezzo metro,
racconta gli eventi che culminarono nella conquista dell'Inghilterra da parte di
Guglielmo di Normandia, avvenuta nel XI secolo. Si deve notare che
circa la metà delle immagini sono relative a fatti precedenti
l'invasione. Benché favorevole a Guglielmo il Conquistatore, l'arazzo
di Bayeux ha un valore documentario inestimabile per la conoscenza del
XI secolo della Normandia e dell'Inghilterra: ci informa sul vestiario,
sui castelli, le navi, le condizioni di vita di questa epoca che per il
resto è poco nota. La storia di Guglielmo è raccontata sotto forma di
immagini distinte e ogni scena è corredata di un breve commento in
lingua latina.
Terminata la visita del museo dell'arazzo andiamo a vedere la
vicina cattedrale. La cattedrale Nostra Signora di Bayeux è considerata
uno dei capolavori romanico gotico della Normandia. La costruzione
iniziò proprio al tempo di Guglielmo il conquistatore e l'arazzo fu
realizzato per esservi esposto. Della originaria costruzione romanica
rimane poco, tra cui la cripta, perché l'edificio fu pesantemente
rinnovato nei secoli seguenti e ora si presenta come un imponente
cattedrale gotica.
Riprendiamo il nostro viaggio attraverso la Normandia e la storia.
Solo pochi chilometri separano Bayeux da Arromanches, ma gli
avvenimenti storici che ci interessano sono distanti quasi mille anni.
Siamo infatti arrivati sulle spiagge tristemente famose della
Normandia. Dico tristemente perché qui è avvenuto lo sbarco alleato
durante la seconda guerra mondiale nel quale sono morti moltissimi
uomini.
Il primo luogo dove ci rechiamo è Arromanches, che è rinomata come
luogo di battaglia durante lo sbarco per via del porto artificiale che
vi fu installato. Grazie a questo porto artificiale temporaneo agli
alleati fu consentito lo sbarco di mezzi pesanti, senza attendere la
conquista dei porti in acque profonde. Il porto era composto da vari
componenti prefabbricati in Inghilterra, spediti e montati sulla costa
della Normandia e in parte ancora presenti sulla spiagge di
Arromanches. Questo porto artificiale è stato spesso indicato
come un elemento del successo della battaglia di Normandia e presentato
come un esempio di ingegneria logistica e militare.
Per capire veramente quale carneficina sia stato lo sbarco in
Normandia è necessario recarsi al cimitero e memoriale americano. Il
cimitero è gestito da personale americano e la bandiera degli Stati
Uniti sventola sopra questi terreni concessi dallo stato francese. Si
tratta di un cimitero molto esteso con file ben ordinate di croci e
stelle di Davide. Dalla parte che si affaccia sulla famigerata Omaha
Beach c'è il memoriale. L'ordine, la cura del sito e
la pace che si risente costituiscono un deciso contrasto con quello che
dovette essere questo luogo durante lo sbarco. Non può lasciare
insensibili il pensiero delle migliaia di giovani americani che
trovarono qui la morte per liberare l'Europa dalla tirannide nazista. A
poca distanza dal cimitero americano, sulle scogliere, vi sono i resti
dei bunker costruiti dai tedeschi per proteggere la riva. L'effetto dei
massicci bombardamenti si nota non soltanto nella totale distruzione
dei bunker ma anche per come si presenta tutta l'area. Vi sono crateri
provocati dalle bombe ovunque, tutto è stato lasciato come si trovava
alla fine della battaglia. Se non fosse per l'erba che è ricresciuta
nei crateri sembrerebbe di essere al termine della battaglia.
Il giorno dopo riprendiamo il viaggio con una tappa quasi
obbligata: la visita dell'abbazia del Mont-Saint-Michel.
L'abbazia è imponente e si staglia contro l'orizzonte già a notevole
distanza dal monte. L'abbazia fu edificata a partire dal X secolo
con parti in stile diverso, che si sono sovrapposte le une alle altre.
Da non perdere: l'enorme refettorio, le cucine, il bel chiostro gotico
e, ovviamente, la chiesa romanica. Dall'alto delle costruzioni si gode
di una veduta su tutta la piana circostante. Purtroppo lo spettacolo
delle maree che a seconda dell'orario, trasformano la collinetta in
un'isola o in uno sperone roccioso in mezzo ad una pianura di sabbia
non si può più vedere. Infatti, per risolvere il problema
dell'isolamento dell'isola, tempo fa fu costruito un terrapieno sul
quale c'è ora una comoda strada asfaltata. Questo terrapieno interrompe
il flusso delle maree e tutta la baia si sta insabbiando apparendo oggi
una pianura verdeggiante.
Lasciando il Mont-Saint-Michel lasciamo anche la Normandia. La
prima tappa in terra brettone è Saint-Malo.
Saint-Malo è rinomata per essere stata per secoli un porto di
corsari. Alla fine del XVIII secolo con le mutate condizioni socio
economiche questa località cominciò ad attrarre i turisti. Quasi
interamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, la cittadella
circondata dalle mura è stata ricostruita in stile "antichizzato" ma
non identica a quello che era. A parte i bastioni la cittadella si
presenta banalmente triste. Le costruzioni si susseguono apparendo
"vecchie", senza personalità e senza interesse. La visita di Saint-Malo
è deludente.
Il nostro viaggio ci porta in seguito a Concarneau, il cui centro
storico è costituito da una cittadella interamente circondata da
bastioni e che occupa una piccola isola nel centro della baia. Il
centro è composto da una via turistica animata con bar, ristoranti e
gli immancabili negozi di cianfrusaglie. La passeggiata sui bastioni è
stata piacevole.
Una vacanza in Bretagna non sarebbe completa se non si dedicasse un
po' di tempo al sito megalitico di Carnac. Si tratta di uno dei luoghi
più misteriosi al mondo per via degli allineamenti di menhir realizzati
nel neolitico. Migliaia di pietre, alcune alte fino a quattro metri,
allineate in file ordinate. Nelle vicinanze sono presenti anche dei
dolmen. Non si può descrivere l'emozione provata di fronte a questo
immane lavoro compiuto dagli uomini preistorici; viene da chiedersi
quale significato avessero questi allineamenti per chi li ha
realizzati. Assolutamente da non perdere.
La nostra ultima tappa in Bretagna è la città di Vannes, dove
rimane ancora una porzione importante dell'antica cinta muraria
medioevale con i possenti torrioni. Arrivando dal porto si penetra
all'interno della cinta muraria attraverso una bella porta sovrastata
dallo stemma cittadino. Nella città è tutto un susseguirsi di piccole
vie e piazzette e ovunque sono ancora presenti le antiche costruzioni
con la classica struttura in legno, alcune risalenti al XV secolo. Vale
veramente la pena di visitare questa piccola cittadina. Qui è anche
presente un piccolo museo archeologico che consiglio di visitare. Non
può mancare una passeggiata nei bei giardini a ridosso delle mura.
Il nostro viaggio continua nell'attuale regione della Loira, ma
storicamente rimaniamo in Bretagna. Ci troviamo infatti a Nantes, che è
stata la capitale del ducato di Bretagna fino a quando questo è stato
annesso al regno di Francia. La prima tappa è alla cattedrale. Si
tratta di un edificio in stile gotico come ne abbiamo visti tanti tra
la Normandia e la Bretagna, ma la cattedrale di Nantes è costruita
utilizzando un bianchissimo tufo.
Dopo la cattedrale ci rechiamo al castello che fu la residenza dei
duchi di Bretagna. Il castello, visto dall'esterno si presenta come una
possente fortezza ma all'interno, nell'ampio cortile, vi sono i corpi
di fabbrica che costituivano la residenza ducale nel rinascimento e che
sono costruiti in tufo bianco. Purtroppo il nostro tour non prevede la
visita interna del castello e devo accontentarmi della visione del
cortile.
Sulla via del ritorno passiamo dalla cittadina di Angers e visto
che abbiamo un pò di tempo a disposizione vado a visitare il castello.
Si tratta di una possente fortezza circondata da un largo fossato e con
i torrioni modificati per l'utilizzo delle armi da fuoco. Il castello è
molto particolare, costruito con due tipi di pietra, una più chiara e
l'altra scura. All'interno ci sono dei bei giardini e il corpo di
fabbrica destinato alla residenza signorile. In un apposito padiglione
sono esposti gli arazzi dell'apocalisse.
Le vacanze in Bretagna e Normandia sono terminate. É stato un
viaggio interessante e piacevole anche se... Si, c'è un se. Alcuni
ristoratori e albergatori si sono dimostrati poco gentili, addirittura
scortesi. Non so se questo dipenda da rapporti particolarmente tesi con
chi ha organizzato il viaggio o meno e neanche mi interessa: con la
gente scortese non sono da meno.
Alcune fotografie
Qui puoi trovare alcune fotografie del viaggio. Per vedere tutte le
fotografie utilizza l'apposito collegamento nel menu centrale.