Il sentiero della parete a Perloz

Il sentiero che collega Tour d'Héréraz con il borgo medievale di Perloz, attraversando il ponte di Moretta, è stato utilizzato per secoli in alternativa al tracciato di fondo valle che, seppur più agevole, richiedeva tempi maggiori.

Il percorso è stato recentemente oggetto di interventi di manutenzione da parte dell'amministrazione locale di Perloz e sono state posizionate anche alcune staccionate nei punti più pericolosi.

La passeggiata inizia dalla frazione di Tour d'Héréraz dove si trova l'antica torre da cui il paesino prende nome. Nel medio evo era qui presente un piccolo castello appartenente alla famiglia de Hereriis, che venne trasformato in chiesa nel XIX secolo. L'unica parte ancora riconoscibile è il "donjon". La grande torre, probabilmente una delle più antiche della Valle d'Aosta, fu sormontata da una cella campanaria e oggi funge da campanile mentre il corpo d'abitazione è stato trasformato e adibito a casa parrocchiale.

Lasciata l'auto nell'ampio parcheggio, si inizia a percorrere il sentiero che scende verso il Lys. La discesa è ripida e dopo alcuni minuti si giunge al ponte di Moretta. Il ponte attuale, in muratura, venne costruito nel XVIII secolo. In precedenza vi era qui un ponte di legno che dovette essere ricostruito innumerevoli volte. Il ponte si trova sopra ad una profonda gola scavata dal torrente, nel suo punto più stretto. Nel punto centrale del ponte c'è un'edicola. Sui due lati sono presenti delle nicchie con affrescati soggetti religiosi.

Si attraversa il Lys utilizzando il ponte di Moretta e ci si ritrova sull'altro lato della gola. Da qui inizia la parte più interessante del percorso. Il collegamento tra Tour d'Héréraz e Perloz era una volta denominato "chemin de la paroy" (sentiero della parete) poiché risale ripidamente sul fianco della parete rocciosa. La parte iniziale sembra una rampa di scalini al limite del bosco, ma poco più in alto il sentiero è realizzato sul bordo dello strapiombo. Credo che sia stato realizzato in parte scavando la roccia. In cima alla parete rocciosa sono state posizionate delle protezioni  che comunque non riescono a mitigare il senso di disagio, ampliato dal fragore delle acque del Lys che scorrono nella gola, provato da chi, come me, soffre di vertigini.

Superata la parete rocciosa, il sentiero si innoltra all'interno di un canalone creato da un ruscello, affluente del Lys. In fondo al canalone c'è un pittoresco ponte in legno. Ancora un'ultima salita e si arriva a Perloz.

Perloz è un paesino di montagna senza particolari attrattive. Nel medio evo era centro amministrativo e religioso della vallata. Superata la chiesa ci si ritrova di fronte all'imponente facciata dell'antico castello della famiglia Vallaise. Durante la seconda guerra mondiale l'intero villaggio, compreso il castello, venne dato alle fiamme dai nazifascisti. Del castello, già citato a fine XII secolo, rimangono oggi soltanto i muri perimetrali. La costruzione è imponente, con cinque piani fuori terra; l'imponenza della costruzione doveva servire anche a impressionare quanti risalivano la Valle del Lys, dando prova della potenza della famiglia Vallaise. Interessanti sono una serie di finestre a bifora, trilobate, a tutto sesto e a crociera, bordate di pietra grigia.

La camminata lungo il "chemin de la paroy" mi ha stimolato l'appetito, si va a mangiare. Un piatto di pasta, un caffè, un po di riposo ed è tempo di incamminarsi verso il sentiero che ci riporta a Tour D'Héréraz.

Percorrere l'antico sentiero della parete dei Vallaise è una passeggiata interessante. Malgrado la ripidezza del percorso non è particolarmente impegnativo e può essere percorso in circa un'ora anche da chi, come me, non è un buon camminatore.

Alcune fotografie

Qui puoi trovare alcune fotografie del viaggio.

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