Entroterra ligure

L'entroterra ligure è rinomato per la presenza di un gran numero di antichi borghi caratteristici e colgo l'occasione che mi si è presentata di passare un fine settimana in Liguria per visitarne alcuni. Purtroppo le condizioni meteorologiche non si annunciano ottimali: da alcuni giorni piove quasi ininterrottamente e sono previsti acquazzoni per tutto il fine settimana. Non importa, ormai ho confermato la prenotazione e non resta che sperare in qualche schiarita.

Il punto prescelto per il pernottamento è nella cittadina di Pigna, tipico borgo medievale della val Nervia, dove arrivo nel pomeriggio. Il cielo è coperto ma per ora non piove e ne approfitto per fare una rapida visita dell'antico borgo. Il centro storico di Pigna fu costruito sul ripido versante della collina, intorno alla chiesa parrocchiale. Gli uffici dell'amministrazione comunale sono ospitati all'interno di un antico palazzo che si trova davanti alla chiesa ed è preceduto da un bel porticato. Tutto intorno vi sono le viuzze caratteristiche di questi antichi borghi; alcune sono coperte dagli edifici e sembrano quasi passaggi sotterranei anche per via della pendenza del terreno. Ceno in un ristorante poco distante e in seguito parto per una visita by night del paese di Dolceacqua che si trova poco distante.

Dolceacqua è una cittadina costruita sulle rive del fiume Nervia. La parte più antica del borgo è dominata dal castello, ormai ridotto in rovina da secoli e il cui nucleo originale, edificato dai conti di Ventimiglia, risale al XII secolo. La parte antica e quella più recente dalla cittadina sono unite da un bel ponte costruito nel XV secolo. La veduta d'insieme del centro storico, con il ponte nella parte anteriore e il castello sullo sfondo risulta particolarmente piacevole e romantica. Questo panorama fu immortalato nella seconda metà del XIX secolo da Monet che ne ritrasse varie vedute.

Faccio appena in tempo ad arrivare nella mia camera che inizia a piovere. Il mattino seguente piove ancora. Riprendo la visita di Pigna; in particolare visito la chiesa e percorro alcune viuzze. La chiesa pur considerata tra le opere più significative e importanti del tardo medioevo della Liguria non mi è sembrata particolarmente interessante da un punto di vista architettonico. Dietro l'altare c'è un polittico, in stile rinascimentale, comprendente vari scomparti incorniciati da una struttura di legno dorato.

Lascio Pigna in direzione di Triora. Lungo la strada la pioggia si fa più insistente, a tratti si tratta di forti acquazzoni. La strada che percorre la valle della Nervia si arrampica sul ripido pendio e dopo pochi minuti ci ritrovo tra le nuvole; la visibilità si riduce sensibilmente e si procede in una fitta nebbia. Finalmente si scende verso Molini di Triora. La visibilità migliora leggermente e risalgo verso Triora.

L'antico borgo di Triora è tristemente famoso per due tragici eventi storici. Il primo è il processo che nel XVI secolo portò parecchie ragazze sul rogo per stregoneria. Il secondo è la quasi totale distruzione del paese per opera dell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Nell'immediato dopoguerra le case incendiate dai nazisti sono state in parte ripristinate. Tuttavia il borgo è stato in gran parte abbandonato e ovunque si vedono case non abitate. Non mancano alcuni edifici che appaiono recentemente restaurati a indicare un rinnovato interesse per il centro storico di Triora.

All'ingresso del borgo ci sono alcuni negozi e ristoranti. Nei negozi di souvenir si vedono molti oggetti che richiamano l'evento del processo alle streghe. Infatti, Triora ha fatto del suo passato di "paese delle streghe" un motivo di attrazione turistica. La visita del borgo è molto piacevole. Ovunque è un susseguirsi di piccole viuzze, i caratteristici carruggi, che s'intersecano, scendono e salgono lungo il ripido pendio e ogni tanto sembrano scomparire sotto gli edifici.

Dopo pranzo sono andato fino a Realdo. Si tratta di una piccola frazione di Triora costruita in cima ad una parete rocciosa. La strada per raggiungere Realdo è molto bella e percorre una piccola valle con varie pareti a picco. Terminata la veloce visita di Realdo mi dirigo nuovamente verso Pigna e si procede in direzione di Apricale. Durante il percorso sono accompagnato da piogge intermittenti e purtroppo la fitta nebbia non permette di apprezzare il paesaggio circostante.

Per raggiungere Apricale si attraversa il piccolo borgo di Isolabona dove c'è l'antico castello dei Doria. Il castello, parzialmente diroccato, è chiuso e devo accontentarmi di una rapida tappa fotografica.

Finalmente si arriva ad Apricale, ma purtroppo continua a piovigginare e la visita del centro storico ne risente. Il borgo presenta la caratteristica struttura urbana degli antichi insediamenti di questa regione: costruito su una collina con le casette raccolte intorno alla chiesa e le strette viuzze, i carruggi. Nell'insieme è un luogo piacevole da visitare e ho l'impressione che molte abitazioni siano state recentemente ristrutturate. Ceno in un ristorante situato nel centro storico e, dopo cena, torno a Pigna per la notte.

Il mattino seguente continua a piovere e quindi decido di riprendere la strada di casa. Arrivato in riva al mare decido di approfittare di una pausa nelle precipitazioni per fare una passeggiata sulla spiaggia.

Le condizioni meteorologiche non sono state le migliori per questa piccola vacanza in Liguria, ma la visita degli antichi borghi lascerà comunque un piacevole ricordo.

Alcune fotografie

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