Anonimo veneziano
La laguna di Venezia fu
certamente abitata fin dalla preistoria. Tuttavia fu solo dopo la
caduta dell'impero romano che, per sfuggire alle invasioni barbariche,
alcune popolazioni si trasferirono stabilmente sulle isole della
laguna. Nel IX secolo la sede del ducato vi fu trasferita, sia perché
era dotata di un buon sistema difensivo sia perché vi erano state
portate le spoglie dell'evangelista San Marco. I rapporti con l'Impero franco
da un lato e con l'impero bizantino e l'oriente dall'altro, ne fecero uno
dei principali porti di scambio tra l'occidente e l'oriente,
permettendo lo sviluppo di una borghesia mercantile dinamica ed
intraprendente che nel corso di quattro secoli circa trasformò la città
da insediamento fortificato a potenza autonoma. All'inizio del XV
secolo Venezia era una grande potenza militare, commerciale e politica.
Grazie alla sua flotta assicurava il commercio di spezie, seta e
ceramiche nel Mediterraneo ed estendeva la sua rete commerciale in
tutta Europa e nel Medio Oriente.
Nel XV secolo, la caduta dell'impero bizantino ad
est, la circumnavigazione dell'Africa e la scoperta delle Americhe ad
ovest, spostarono le rotte commerciali sulla costa oceanica e Venezia
perse la sua importanza commerciale. Costretta a spostare i suoi
interessi sulla terraferma la città iniziò un lento declino; malgrado
non fosse più la potente nazione di un tempo, nel settecento era ancora
considerata tra le città più raffinate d'Europa, con una forte
influenza sull'arte, l'architettura e la letteratura del tempo.
Per visitare Venezia ho lasciato il camper a "porta ovest" che
malgrado si trovi ad una decina di chilometri dalla città ha il pregio
di essere proprio di fronte alla stazione ferroviaria da cui si può
raggiungere il centro in poco meno di mezzora. La visita della città
inizia con una lunga passeggiata nella zona a nord del Canal Grande.
Percorrendo piccole viuzze intervallate da piacevoli piazzette e
attraversando i canali grazie a bei ponticelli arrivo fino alla Scuola
Grande della Misericordia. Riconosciute come massime istituzioni
sociali della Serenissima, le “Scuole Grandi” di Venezia,
di cui facevano parte soprattutto esponenti di rilievo della
cittadinanza, nacquero nel medioevo come confraternite laiche il cui
scopo era la devozione e la solidarietà. I membri delle confraternite,
rappresentanti di una classe ricca e attiva ma senza potere politico,
costruirono per le sedi delle grandi scuole degli edifici maestosi.
Oggi la Scuola Grande della Misericordia è una sede espositiva privata
e in questi giorni vi si tiene una interessante mostra di architettura.
Ritornato in prossimità del Canal Grande vado a visitare la Ca'
d'Oro che ospita una importante collezione di sculture e dipinti.
La visita dei numerosi musei di Venezia permette anche di conoscere
la particolare architettura dei suoi palazzi. Quasi tutti i prestigiosi
palazzi della città, infatti, presentano elementi architettonici
simili: sono disposti su tre o quattro piani, con ampie polifore sulla
facciata principale, un portale che permette l'accesso dall'acqua, un
portale di terra e un salone da ricevimento al primo piano attorno
al quale si sviluppavano gli altri locali. Al piano terra è presente un
grande atrio ed una corte privata, molto spesso arricchita da una scala
esterna in stile gotico e da una vera da pozzo.
La passeggiata continua in direzione di San Marco. Affacciato sulla
piazza si trova il grande palazzo reale voluto da Napoleone, in seguito
utilizzato dagli imperatori d'Austria ed oggi sede del museo Correr.
Qui si possono visitare le stanze dell'alloggio imperiale, da poco
restaurate. Sono presenti anche un gran numero di opere che
ripercorrono la storia di Venezia.
Dopo la visita del museo Correr, prima di dirigermi verso la
stazione faccio una passeggiata in piazza San Marco. Lungo la strada mi
fermo a visitare l'imponente Scuola Grande di San Rocco, edificata XVI
secolo e che è di particolare pregio artistico ed architettonico.
Il giorno seguente utilizzo i vaporetti per spostarmi. La visita
della città inizia da dove ero arrivato il giorno precedente:
piazza San Marco. Dopo una interminabile coda visito la maestosa
basilica di San Marco, la cui architettura molto particolare, è un
insieme di stili bizantino, romano e veneziano e che all'interno è
quasi completamente ricoperta di mosaici dorati. In seguito vado a
visitare il lussuoso Palazzo Ducale. In origine, prima del X secolo,
era solamente una piccola fortezza, ma nei secoli seguenti fu più volte
ingrandito e ingentilito fino a diventare un palazzo lussuoso e
monumentale che ospitava la residenza del Doge, la sede del governo ed
il luogo in cui si amministrava la giustizia.
Nel pomeriggio ho visitato le due isole di Burano e Murano. Burano
era in passato rinomata per la produzione dei merletti ed ho visitato
il piccolo museo dedicato a questo tipo di artigianato. Oggi la
produzione è cessata e la cittadina si presenta molto caratteristica
per via delle sue case dall'architettura semplice ma tutte
coloratissime. Murano, viceversa, diventò fin dal medio evo
famosissima per la lavorazione artistica del vetro. I proprietari delle
fornaci ed i commercianti traevano da questo prodotto una grande
ricchezza che ancora oggi si intuisce osservando la sofisticata
architettura delle facciate di molti palazzi.
L'ultimo giorno di vacanza a Venezia è stato utilizzato per
visitare alcuni importanti palazzi della città, oggi trasformati in
musei. Il primo di questi è Ca' Pesaro. Il grandioso palazzo, ora sede
della Galleria Internazionale d'Arte Moderna, fu edificato alla fine
del XVII secolo su progetto di uno dei maggiori architetti del barocco
veneziano. Il museo ospita importanti collezioni di
dipinti e sculture, del periodo a cavallo tra la fine del XIX e
l'inizio del XX secolo tra cui spiccano, tra gli altri, capolavori di
Klimt, Chagall e Kandinsky. All'ultimo piano, dedicato ad esposizioni
temporanee, si trova in questo periodo una bellissima e completa
esposizione sull'oriente.
In seguito sono andato a visitare il Palazzo Moncenigo, che si
trova a poca distanza. Si tratta di un palazzo risalente al XV secolo,
successivamente ampliato e modificato. Non ci sono notizie certe, ma il
suo aspetto attuale dovrebbe risalire al XVII secolo. All'interno
conserva ancora parte delle decorazione e degli arredi risalenti
al XVIII secolo. il museo mette in evidenza diversi aspetti della vita
e delle attività della nobiltà veneziana. Parte del Museo è dedicato
alla storia e alla realizzazione dei profumi.
Il palazzo seguente che ho visitato è la casa di Carlo Goldoni. Si
tratta di un tipico palazzo in stile gotico veneziano di dimensione
contenute, ma che presenta ancora oggi, nonostante le svariate
ristrutturazioni, l'impianto e gli elementi tipici dell'architettura
veneziana. Il percorso museale ripropone, attraverso fedeli
ricostruzioni storiche, alcuni personaggi e scene tratti dalle opere di
Goldoni.
Il museo che maggiormente ripercorre il periodo di splendori e che
costituì una stagione artistica tra le
più significative dell'Europa moderna è il museo del settecento
veneziano, che si trova nel palazzo di Ca' Rezzonico. Progettato per
essere una lussuosa residenza, si tratta di uno
dei più grandiosi e monumentali palazzi settecenteschi di Venezia.
Tramite un maestoso scalone
monumentale, si accede al primo piano, dove si trova un ampio salone da
ballo che occupa in altezza due piani. Nel museo è possibile ammirare,
dipinti, sculture, e arredi settecenteschi, oltre ai preziosi affreschi
decorativi dei soffitti.
Per ultimo ho visitato il museo Fortuny, che prende il nome
dall'ultimo proprietario del palazzo. Questo palazzo, tuttavia, fu
costruito nel XV secolo in stile gotico veneziano dalla famiglia Pesaro
ed è stato menzionato per secoli come uno dei più sontuosi di tutta la
città. la sua imponente facciata, tra le più complesse del gotico
veneziano, si affaccia su una piazzetta. All'interno è caratterizzato
dalla presenza di sale passanti tra le due facciate, che superano
i 40 metri di lunghezza. L'interno è in pessime condizioni poiché nella
seconda metà del XIX secolo l'edificio venne frazionato in numerosi
appartamenti per ospitare centinaia di persone di umili condizioni.
L'ultimo proprietario esegui dei lavori di recupero e rimosse tutte
queste tramezze restituendo alla vista i volumi originali, ma ormai
tutto l'interno dell'edificio è degradato. La cosa peggiore, però, è il
tipo di esposizione che ospita in questo momento. Una quantità
innumerevole di oggetti più disparati che danno l'impressione di essere
buttati alla rinfusa. In una stanza, tre figuranti se ne stanno
immobili per alcuni minuti per poi cambiarsi di posto quasi fossero dei
pazzi. L'unica nota divertente è stata che ad un certo punto uno dei
figuranti si è assentato ed un simpatico turista, che visitava il museo
insieme a me, ha preso il suo posto tra lo stupore dei figuranti e
l'ilarità dei visitatori.
Questa breve vacanza a Venezia è terminata e si torna a casa
mantenendo un piacevole ricordo della visita di questa città unica nel
suo genere.
Alcune fotografie
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