Perpignan e la Costa Vermiglia
I primi due giorni di questa piccola vacanza nei Pirenei orientali
sono stati dedicati al riposo, alla spiaggia ed al mare. Avevo pensato
di fermarmi ad Argelès-sur-Mer, maggiore località turistica del
tratto di litorale denominato Costa Vermiglia. Purtroppo questa
località non è
amichevole per i camper e non c'è nessuna possibilità di parcheggio.
Per fortuna appena fuori dalla città, nel vicino Comune di
Saint-Cyprien, trovo un parcheggio per camper ad un centinaio di metri
da una bellissima spiaggia, peraltro poco frequentata, dove posso
fruire con piacere della spiaggia e del mare.
Il giorno seguente è dedicato alla visita di Perpignan. Il centro
storico di Perpignan è un dedalo di stradine ed anche i suoi dintorni
non offrono grandi possibilità di parcheggio per un camper, per cui
sono costretto a lasciarlo in periferia, nel parcheggio di un grande
cinema, e a raggiungere il centro storico con l'autobus. Perpignan
conobbe un periodo di grande sviluppo nella seconda metà del XIII
secolo, quando passò sotto la sovranità dell'effimero regno di Maiorca,
e a quell'epoca si possono far risalire le origini della maggior parte
dei suoi monumenti. Il primo luogo visitato è la chiesa de
Saint-Jacques e gli adiacenti giardini della Miranda, che occupano
i resti dell'antico bastione. Dopo una lunga camminata nelle vie del
centro storico arrivo alla cattedrale. Dopo la veloce visita
dell'edificio percorro la strada di fronte all'ingresso, in direzione
degli uffici comunali. Questo mi è sembrato l'unico tratto del centro
storico nel quale gli edifici che si affacciano sul percorso presentano
un certo interesse per il visitatore. Dall'antico palazzo della "loge
de mer" seguo le indicazioni per il castello dei re di Maiorca. Il
palazzo fu edificato nel XIII secolo in stile gotico ma presenta
influenze orientali. In epoca più recente, intorno al castello venne
costruita una cittadella con alti bastioni. Il castello è in ottime
condizioni ed è molto piacevole da visitare.
Il giorno seguente mi reco a Collioure. In questa piccola località,
a dimostrazione dell'importanza militare ed economica del suo porto, è
citata l'esistenza di un castello sin dal VII secolo che nel XIII
secolo i re di Maiorca trasformarono in una lussuosa residenza reale. A
partire dal XV secolo il ruolo di Collioure divenne prettamente
militare e le sue difese furono più volte modificate e migliorate. In
tempi più recenti, la bellezza della cittadina cominciò ad attrarre
molti artisti e all'inizio del XX secolo la presenza di molti pittori
famosi (tra i quali Matisse che qui diede origine alla corrente artistica denominata fauvisme, Signac, Picasso, ecc..)
fece di Collioure una località artistica rinomata, che ancora oggi è
conosciuta come "la città dei pittori".
Dopo aver passeggiato per le viuzze del villaggio per un po' di
tempo decido di salire al forte Saint-Elme. Per raggiungere il forte,
si percorre un sentiero che passa nei pressi dell'antico mulino a
vento. La salita al forte risulta
molto più lunga e faticosa del previsto, ma la visita del forte e la
veduta panoramica ripagano dalla fatica. Il forte Saint-Elme fu
costruito nel XVI secolo dagli spagnoli. Si tratta di un forte a
forma di stella a sei punte, progettato per sfruttare i progressi
dell'artiglieria. Dalla sommità della terrazza si ha una vista a 360°
per consentire di attaccare eventuali aggressori senza alcun punto
cieco. Nel XVII secolo, al passaggio del forte alla Francia, Vauban vi
aggiunse i fossati esterni. Dopo la visita del forte sono tornato in
città dove ho visitato l'antico castello dei re di Maiorca, anch'esso
successivamente trasformato in forte di artiglieria e la cui visita è
molto interessante.
Si arriva così all'ultimo giorno di vacanza. Al mattino mi reco nel
piccolo villaggio di Saint-Génis-des-Fontaines per la visita dei resti
dell'antica abazia. Questo convento benedettino fu fondato nel periodo
a cavallo tra la fine del VIII e l'inizio del IX secolo. Ebbe una
notevole importanza nel medio evo, ma alla rivoluzione
francese fu confiscato e venduto come bene nazionale; dell'antico complesso monastico si sono
conservati alcuni edifici, in particolare la
chiesa, oggi parrocchiale, ed il chiostro. La chiesa è semplice ed
austera; l'architrave posta sopra il portone d'ingresso è un capolavoro
dell'arte romanica nel Rossiglione. Vi è rappresentato al centro Gesù
Cristo in maestà sorretto da due angeli e su ogni lato un gruppo di tre
personaggi sotto delle arcate. Si sa con certezza che il bassorilievo
fu realizzato nel 1020 per via di una iscrizione. Il chiostro risale al
XIII secolo. Alla rivoluzione francese fu venduto a privati e dopo vari
passaggi di proprietà, nel XX secolo un mercante senza scrupoli lo
comprò, lo fece in gran parte smontare e ne realizzò una copia.
Originale e copia furono mischiati e vennero venduti due chiostri; uno
fu comprato da un privato e l'altro, negli Stati Uniti, dal museo di
Filadelfia. Lo stato francese ha riacquistato gli elementi ancora in
Francia, ed è stata eseguita una copia dei pezzi esposti a Filadelfia.
Infine, il chiostro è stato rimontato nel suo luogo di origine.
In seguito sono andato a visitare Castelnou. Il villaggio è
costruito sul fianco di una collina ed è molto pittoresco.
L'agglomerato di Castelnou si è sviluppato intorno al castello,
edificato alla fine del X secolo. Nel periodo tra il XVII ed il XVIII
secolo, il castello fu abbandonato e gli abitanti iniziarono a lasciare
il borgo. Alla fine del XIX secolo, il castello fu acquistato e venne
restaurato, o per meglio dire ricostruito. Lo sviluppo del turismo nel
XX secolo suscitò l'entusiasmo per il villaggio di Castelnou, che ora è
considerato uno dei più bei villaggi di Francia.
Prima di tornare a casa c'è ancora una cosa che ci tenevo assolutamente a
vedere: il sito di Les Orgues a Ille-sur-Tet. Si tratta di formazioni
geologiche molto particolari, che ne fanno un luogo unico, un paesaggio
di camini delle fate dalla bellezza fragile e fugace. Qui le piogge ed
il vento hanno scolpito un dirupo di sabbia ed argilla dandogli
l'aspetto di molteplici canne d'organo.
Alcune fotografie
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