Vacanze nella Gironde
La Gironda è un dipartimento francese particolarmente conosciuto
per la produzione di vini di qualità ed è anche una regione
particolarmente ricca di bellezze storico artistiche e naturali.
La vacanza in Gironda comincia nella piccola cittadina di
Saint-Émilion. Situata in una zona di dolci colline coperte di vigneti,
questa cittadina medievale rappresenta un
eccezionale esempio di paesaggio con vigneti storici rimasto preservato
nel tempo. Saint-Émilion possiede un importante patrimonio monumentale
che si scopre percorrendo
piacevoli stradine tortuose e piazze ombreggiate: la chiesa
monolitica scavata nel tufo, resti di vari monasteri, palazzi
signorili, la torre feudale e
le antiche fortificazioni. Visitare Saint-Émilion è
molto piacevole. Ovunque ci sono negozi specializzati nella vendita di
vini pregiati; infatti, qui si produce un vino particolarmente rinomato fin
dall'alto medio evo. La città fu costruita su un affioramento calcareo
e sotto le costruzioni si trovavano le cantine nelle quali maturava il
vino. La città è ancora quasi interamente racchiusa dall'antica cinta
muraria e dal fossato, oltre i quali i preziosi vigneti si estendono a
perdita d'occhio.
Il giorno seguente, dopo una veloce visita del centro di Libourne
(che non ho trovato particolarmente interessante), sono andato a visitare il
castello di Vayres. Il castello di Vayres è situato sulle rive della
Dordogna. In questo luogo, che si trova in posizione strategica per la
difesa di Bordeaux, nel XI secolo esisteva già un torrione di cui non
rimane traccia. Il castello di Vayres fu edificato nel XIII secolo e la
fortezza medievale fu rimaneggiata nel rinascimento e nel XVIII secolo
fino a trasformarla in una lussuosa dimora. Apparteneva alla potente
famiglia d’Albret che ebbe come discendenti alcuni re di Francia e per
questo il castello fu anche residenza reale.
Dopo la visita del castello sono tornato nella periferia di
Libourne per la visita della cappella di Condat. La parte più antica di
questa piccola cappella risale al XI secolo, ma fu restaurata ed
ingrandita nel XV secolo in uno stile tipico del periodo di transizione
tra il gotico ed il rinascimentale. Fu sede di pellegrinaggi mariani
fino alla rivoluzione francese per via di una statuetta in legno
raffigurante la Madonna e Gesù. La cappella è particolarmente ricca di
decorazioni architettoniche, pittoriche e scultoree. A partire dalla
fine del primo decennio del XXI secolo la cappella è stata interamente
restaurata, sia all'esterno che all'interno, si presenta ora in tutta
la sua bellezza e merita di essere visitata.
Passo la notte a Bourg, che visito il giorno seguente. La
cittadella è situata in cima ad una falesia calcarea. Bourg esiste fin
dall'alto medio evo e rappresentava una posizione strategica perché si
trova alla confluenza tra i fiumi Garonna e Dordogna, anche se
anticamente il punto di confluenza era spostato un po' più a monte.
Nella falesia furono scavate imponenti cavità per estrarre la pietra
e a causa di questo, alcuni secoli fa, parte della falesia crollò e
oggi non resta quasi nulla dell'antica cittadella fortificata. Nel
XVIII secolo, nel luogo in cui si trovava la cittadella, fu
edificata una costruzione borghese, che ora ospita il museo cittadino
sede di una bella esposizione di carrozze trainate da cavalli. Durante
la seconda guerra mondiale nelle vaste cavità che si trovano sotto la
cittadina furono costruite delle cisterne per immagazzinare la nafta.
Alcune furono danneggiate dai tedeschi al momento della ritirata, ma una
è rimasta intatta ed è visitabile. Sotto il museo rimane ancora parte
del percorso medievale scavato nel tuffo che permetteva di raggiungere
la cittadella dal fiume.
Nel pomeriggio ho visitato un monumento eccezionale: la villa
romana di Plassac. Di fronte all'estuario della Gironda, sulla spianata
realizzata nel primo secolo, ricchissimi proprietari terrieri hanno
fatto edificare delle lussuose ed immense dimore. Negli scavi
archeologici sono state ritrovate le tracce di tre successive
costruzioni risalenti al periodo tra il primo ed il quinto secolo.
Rimangono visibili, tra l'altro, i pavimenti a mosaico delle varie
stanze e i sistemi di riscaldamento a pavimento simili a quelli
normalmente usati per le terme. Di fronte alla villa, un interessante
museo archeologico espone i reperti trovati durante gli scavi. Molto
interessanti alcuni pannelli sui quali, grazie al ritrovamento degli
intonaci affrescati che furono rimossi durante una modifica della
villa, è stata "ricostruita" la sofisticata decorazione parietale.
Nel tardo pomeriggio arrivo a Blaye. Questa cittadina è famosa per
la presenza di una imponente cittadella progettata nel XVII secolo da
Vauban. La presenza di uno sperone roccioso che domina la Gironda
spiega la presenza di fortificazioni nel luogo in cui si trova
l'attuale cittadella. Pare che il luogo fosse stato già scelto dai
romani per erigervi un "castrum" e nel medio evo è attestata la
presenza di un castello. Distrutto, ricostruito, e rimaneggiato più
volte, era ancora in buono stato quando Vauban decise di integrarlo
nella cittadella ed ancora oggi le rovine del castello sono visibili
all'interno delle fortificazioni più recenti. Le fortificazioni e la
cittadella di Blaye sono in ottime condizioni e molto estese. Le ho
visitate con piacere nel corso della serata e della mattinata seguente.
La difesa dell'estuario della Gironda, così come progettata da Vauban
era costituita da 3 elementi: la cittadella di Blaye su una riva, il
forte Paté edificato su un'isola al centro del fiume e il forte Médoc
sull'altra riva. Con il traghetto attraverso la Gironda in direzione
di forte Médoc. La struttura pare quasi insignificante se paragonata
alla cittadella di Blaye e, dopo un periodo di abbandono durato
decenni, le strutture del forte sono mediamente in cattivo stato di
conservazione, in particolare i bastioni sono quasi completamente
scomparsi e sostituiti da una fitta boscaglia. Da una ventina di anni è
iniziato un programma di recupero delle costruzioni ed alcune di esse
hanno ritrovato il loro antico aspetto.
Dopo alcune ore di spiaggia, passo la notte sulla riva del bacino
di Arcachon. La mattina seguente mi dirigo verso una delle maggiori
particolarità geologiche della Gironda e di tutta la Francia: la duna
di Pilat. Questa duna di sabbia, alta circa 130 metri e lunga più di
due chilometri si è formata in tempi recenti, prevalentemente tra la
fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. Sotto l'effetto del vento
la duna si innoltra nella vicina foresta da 1 a 5 metri all'anno.
Essendo particolarmente rinomata è anche molto frequentata. Dalla parte
dell'accesso è stata costruita una piccola scala di legno che permette
di raggiungere la sommità con grande facilità. In cima c'è un
affollamento terribile con adulti e bambini che si muovono senza la
minima attenzione. Percorrendo la sommità della duna si arriva ad una
sorta di piccolo avvallamento e.... miracolosamente la massa dei
visitatori si ferma sulla porzione vicino alla scala di accesso
lasciando il resto di questo particolare ambiente e del bellissimo
paesaggio ai temerari che osano inoltrarsi in questo scenario
desertico. Dalla sommità della duna scendo fino al mare. La discesa è
facile e veloce ma risalire con i piedi che sprofondano nella sabbia
diventata nel frattempo rovente è molto faticoso. In ogni caso il
paesaggio ripaga ampiamente della fatica.
Nel pomeriggio mi sposto nella cittadina di Salles dove dedico la
mattinata del giorno seguente ad una escursione in canoa sulla Leyre,
piccolo fiume che si trova nel "parc naturel régional des Landes de
Gascogne". Nel fiume non ci sono sbarramenti o rapide ma, trovandosi in
un parco naturale, tutto viene lasciato allo stato naturale e quindi ci
sono molti alberi che sono caduti nel letto del fiume e bisogna
avanzare evitandoli. Intorno al fiume è cresciuta una foresta
cosiddetta a galleria ed il fatto che il fiume sia lasciato allo stato
naturale rende l'escursione in canoa particolarmente affascinante.
Terminata l'escursione in canoa e dopo essermi riposato un po',
riprendo la strada in direzione di Villandraut per la visita
dell'antico castello. La costruzione del castello avvenne, all'inizio
del XIV secolo, ad opera di un discendente di una famiglia della
piccola nobiltà locale che tuttavia riuscì a diventare Papa. il
castello di Villandraut, al tempo stesso fortezza e palazzo doveva
dimostrare la ricchezza e la potenza raggiunta da questo nobile con
l'elezione a Papa. All'esterno si presenta come una minacciosa
fortezza anche se si possono notare alcuni elementi architettonici,
come le grandi finestre, che denotano una certa ricerca di comodità e
di lusso da
parte del costruttore. Il castello non è in condizioni ottimali, ma la
struttura è affascinante e la visita è molto interessante.
Il giorno seguente, dopo la sosta notturna a Bazas, sono andato a
visitare il castello reale di Cazeneuve ed il
suo magnifico parco classificati monumenti storici e Natura 2000. In
origine, il castello fu edificato nel XI secolo dalla famiglia
d’Albret, di cui ho già parlato, ma venne integralmente ricostruito nel
XVII secolo come sontuosa residenza e palazzo di rappresentanza. La
parte più interessante di questo castello è il grande parco che
contiene giardini progettati in stile inglese a metà del XIX secolo,
con alberi secolari e rare essenze. Lungo le gole del Ciron si trova la
famosa grotta detta della regina Margot. Ho trovato particolarmente
affascinante la parte del parco in cui si trova la foresta di bambù
giganti.
In seguito sono andato a Mazères per visitare il castello di
Roquetaillade. Qui si trovano due castelli quasi affiancati. La parte
più antica venne costruita su un piccolo strapiombo a partire dal XI
secolo ed è in gran parte ridotta a rudere, mentre quella più recente,
del XIV secolo, venne "rovinata" nel XIX secolo dall'intervento di
Viollet-le-Duc che vi aggiunse elementi architettonici poco credibili.
La visita esterna dei castelli è comunque molto interessante.
Lungo la strada del ritorno mi sono fermato a visitare
Saint-Macaire. La cittadina ebbe una grande prosperità nel medio evo,
ma in epoca moderna ed in particolare all'inizio del XX secolo ha avuto
un periodo di decadenza. Negli ultimi
decenni Saint-Macaire si è scoperta una vocazione turistica con
l'intento di far rinascere l'economia locale. Qui ho potuto visitare
l'antica chiesa del priorato diventata la chiesa parrocchiale, i resti
dell'antico
chiostro e della cinta muraria. La piazza centrale è circondata di case
con porticato che formano vere e proprie strade coperte dove nel medio
evo venivano esposte le merci in vendita e un po' ovunque si trovano
alcune belle dimore borghesi.
Le vacanze in Gironda sono così terminate. Do un ultimo sguardo
alla bella campagna dal belvedere di Castelviel, dove si trova una
chiesa risalente al XII secolo il cui portale è considerato tra i più
belli della regione.
Alcune fotografie
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